venerdì 6 marzo 2009

Il paese dei balocchi esiste...


Poche settimane fa è stato inaugurato ufficialmente il quartiere di Coriandoline, un’area residenziale (conta dieci appartamenti e dieci abitazioni unifamiliari) appena fuori dal centro di Correggio. E quindi?? Vi chiederete perplessi…Questo non è un quartiere come tanti, è stato interamente costruito basandosi sulle fantasie e sui desideri di “giovanissimi” cittadini. Le case hanno nomi propri, non sono solo un numero civico, c’è quella Trasparente, quella Fienile, quella Albero perfino quella decorata da pietre preziose. Il condominio si trasforma in una casa Torre con uno scivolo ad ogni rampa di scale, i cancelli hanno grossi nasi, i comignoli sono a forma di nido, i lampioni assomigliano ad uccelli appollaiati. La bocca di un mostro che ride è quella dei garage nel cui interno troviamo campi da basket e da pallavolo. Insomma sembra di stare in una filastrocca di Rodari e invece sono le riflessioni di bambini. Tutto ha avuto inizio nel 1995 quando la città di Correggio aderisce ad un esperimento di progettazione partecipata attivato nelle scuole dell’infanzia di tutta l’Emilia-Romagna, dal nome “Città amiche delle bambine e dei bambini”. Sono maestre e pedagogiste che pensano a coordinare i bambini delle materne nel raccontare e disegnare la casa dove vorrebbero abitare. Le loro risposte sono state prima analizzate in seguito, con la collaborazione di muratori e artigiani sperimentate in prototipi e infine a distanza di tre anni nel 1999 presentati nel “Manifesto delle esigenze abitative dei bambini e delle bambine”, illustrato da Emanuele Luzzati. Il progetto solo in parte ispirato a Gaudì e Hundertwasser ma che per il resto risulta assolutamente originale per soluzioni architettoniche, vince nel 2001 il premio Peggy Guggenheim. La fase successiva è stata dar inizio alla progettazione di un quartiere le cui case “trasparenti, dure fuori ma morbide dentro, decorate, intime, tranquille, giocose, grandi, bambine, magiche” fossero fatte di mattoni e cemento veri.
I lavori di costruzione hanno avuto inizio nel 2003 tre anni dopo le famiglie hanno iniziato ad installarsi e solo con il completamento dei giardini c’è stata l’inaugurazione ufficiale. Un’esperienza del genere non può che definirsi innovativa: per la prima volta bambini così piccoli vengono coinvolti in un processo partecipato capace di realizzare un progetto così complesso che ha dimostrato come in una città voluta dai bambini vivono meglio tutti. Dai loro desideri, infatti, non è nato un quartiere-giocattolo, come la Sofronia calviniana, dove le abitazioni sono smontabili e restano fissi solo i giochi del luna park, ma un posto che migliora la qualità della vita di persone in carne ed ossa. Coriandoline è un piccolo prototipo che riesce a dare forma ai desideri, un posto dove il cittadino si riappropria dei suoi spazi, privati e pubblici (molti gli ambienti condivisi, dal giardino centrale al locale per le riunioni) e che contribuisce a dar loro un’identità a propria misura, dove anche il turista trova subito una sua dimensione, perché Coriandoline è una città invisibile diventata abitabile.

MaR°aNN°na

lunedì 2 marzo 2009

Svendita al valore cartaceo



A Bedminster nelle immediate vicinanze di Bristol, Regno Unito, migliaia di persone armate di scatole, casse e perfino carrozzine hanno preso d’assalto un magazzino di libri usati della Bookbarn, la maggiore azienda di distribuzione della Gran Bretagna. Il contratto di affitto di uno fra i depositi più grandi di libri di seconda mano inglese stava per scadere e rinnovarlo sarebbe costato più dell'intero valore della merce contenuta, un vasto assortimento di libri di vario genere, dal manuale di cucina alla Sacra Bibbia.
Per svuotare tutto e il più in fretta possibile, allora, la Bookbarn ha organizzato questa eccezionale svendita, regalando tutti i libri sugli scaffali. Alla straordinaria offerta hanno risposto in migliaia da tutto il Regno Unito, segnale evidente che la crisi economica non risparmia nessuno, nemmeno la Lady di ferro d’oltre Manica.

MaR°aNN°na