mercoledì 30 giugno 2010

Le dodici visionarie parodie di Saunders

Consacrato come uno dei migliori autori di short stories degli Stati Uniti di oggi, George Saunders torna con i dodici racconti di Nel paese della persuasione (minimumfax, trad. di Cristiana Mennella, pp. 228, e 15) per dimostrare il suo talento di scrittore comico e visionario, ma anche profondamente e seriamente critico rispetto alla società contemporanea.
Il racconto che dà il titolo alla raccolta è una fantasia allucinata che ha come protagonista un orso polare, stanco di recitare la stessa scena in una pubblicità in cui viene preso ad accettate in testa. Il mondo di Saunders è una realtà deformata in cui le normali esperienze umane diventano piccoli incubi prodotti dalla burocrazia e dal mercato globale; e viceversa personaggi di soap-opera, sacchetti di patatine e scimpanzé da laboratorio acquistano una vita interiore tutta loro. Questi magnifici racconti partono dal presupposto che tutto è in vendita, tutto è scellerato perciò adatto all'attuale cultura del consumismo, ma la maestrìa dell'autore sta proprio nella sua capacità di farle il verso in piccole parodie che oscillano tra la satira più caustica e una sorta di strana tenerezza.

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